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Martina Gentile, Ora Surbo: “Al fianco di Masseria Trapanà e degli operatori del territorio per verificare l’impatto dell’impianto a biomasse”

“Grazie a Rob Potter Sander, titolare della straordinaria struttura ricettiva Masseria Trapanà, siamo venuti a conoscenza dei risultati delle analisi che lui stesso ha fatto eseguire nelle scorse settimane sui terreni nelle immediate vicinanze, sui quali viene riversato il digestato proveniente dal vicino impianto a biomasse”.  Così in una nota Martina Gentile di “Ora Surbo”.

“Dalle analisi svolte – aggiunge – emerge che questo prodotto derivante dal processo di digestione anaerobica che si svolge all’interno dell’impianto non sarebbe adeguato a un utilizzo in agricoltura, ma andrebbe utilizzato solo in ambito industriale, in quanto non rispetterebbe i limiti del Decreto Legislativo n. 152 del 2006.  Il terreno su cui sorge l’impianto ha destinazione d’uso E2 verde agricolo produttivo: l’impianto, pertanto dovrebbe essere alimentato dagli scarti agricoli delle serre attigue, che oggi risulterebbero, però, abbandonate”.

“Sono stata vicesindaco della città di Surbo, – sottolinea – sul cui territorio questo impianto sorge e non vi nego che davanti alle sollecitazioni che giungevano dagli operatori economici del territorio che invocavano aiuto per l’impatto odorigeno generato, ci sono state divergenze di opinione nella maggioranza di allora, circa le modalità di intervento e di verifica.  Questa mattina, poco prima di raggiungere il signor Sander, ho protocollato un’istanza di accesso agli atti, per verificare la conformità delle autorizzazioni rilasciate per l’esercizio dell’impianto”.

“Il proposito del gruppo di cittadini che rappresento – prosegue – è quello di non voltarsi dall’altra parte davanti a queste problematiche, ma chiedere che ciascuno contribuisca alla risoluzione, a tutela del patrimonio paesaggistico e della salute dei cittadini, nonché dei principi di legalità e trasparenza.  Pertanto, saremo accanto alle realtà del territorio rimaste inascoltate. Esse rappresentano, infatti, la vera ricchezza e il grimaldello per una crescita del territorio sostenibile e all’insegna della bellezza e della cura”.

“Lo dobbiamo a noi stessi e a chi in questo territorio e nelle sue potenzialità crede davvero, senza fare sconti a nessuno, a tutela del nostro paesaggio e della salute pubblica.” Conclude Martina Gentile di “Ora Surbo”.