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Sport, accoglienza, integrazione e cultura: ASD Rinascita Refugees incontra Papa Francesco

Nel contesto della grande Udienza Generale del 28 febbraio scorso a Roma, un momento straordinario di condivisione e emozione ha coinvolto la ASD Rinascita Refugees, un progetto nato nel 2019 con l’obiettivo di integrare migranti richiedenti asilo e rifugiati attraverso lo sport. I ragazzi della squadra, provenienti da diverse nazioni dell’Africa sub Sahariana, hanno avuto l’onore di incontrare Papa Francesco, un evento che ha segnato profondamente le loro vite.

Per i giovani calciatori, guidati da Mister Hassane Niang, l’incontro con il Pontefice rappresentava un momento di grande significato, in sintonia con i valori di fraternità e amicizia sociale sottolineati nella lettera apostolica firmata da Papa Francesco nel 2020.

L’incontro con il Papa è stato molto più di un momento formale; è stata un’esperienza di amore, accoglienza e speranza. I ragazzi hanno condiviso con lui i loro sogni di rinascita attraverso lo sport, testimoniano di come l’impegno, la costanza e la passione possano trasformare le loro vite, dopo anni di difficoltà e pericoli nei loro paesi d’origine.

Le parole di Hassane Niang, il mister della squadra, riflettono l’emozione tangibile di tutti i presenti: “Mi sono emozionato tanto quando il Papa è venuto a salutarci, non credevo che un giorno mi sarei trovato di fronte ad una figura così importante e avrei potuto stringergli la mano”.

La presenza di ragazzi di religione musulmana nella squadra non ha impedito un profondo momento di comunione e incoraggiamento da parte del Papa, il quale ha mostrato grande amore e rispetto per tutti i presenti.

Ma l’esperienza non si è fermata qui. Nel pomeriggio, la ASD Rinascita Refugees ha avuto l’onore di disputare una partita amichevole con la squadra “Fratelli tutti”, composta da dipendenti vaticani, sacerdoti della Curia romana e seminaristi. Un’occasione per abbattere barriere e creare momenti di incontro e condivisione.

Il presidente della Cooperativa Rinascita, Antonio Palma, ha sottolineato l’importanza di questo evento per la squadra: “È stato un momento importante per noi, soprattutto perché la figura di Francesco abbraccia ogni essere umano al di là del credo religioso. Nel nostro gruppo ci sono molti ragazzi di religione musulmana, e il Papa ha avuto parole amorevoli e di incoraggiamento per tutti”.

Il viaggio sociale e sportivo della squadra continua, con la partecipazione al campionato di Promozione e l’attesa della finale di Coppa Italia di categoria. Un cammino che va oltre i confini del campo da calcio, portando con sé un messaggio di inclusione, integrazione e speranza per un futuro migliore.