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L’orchestra popolare nella “Pianta fella Taranta”: concerto dedicato a Francesco Mazzotta, il violinista di Novoli

L’Orchestra Popolare Notte della Taranta torna a Novoli per celebrare la tradizionale accensione della Fòcara.

Sabato 16 gennaio dalle 21:00 in diretta su Antenna Sud, l’Orchestra proporrà un viaggio musicale e danzante dedicato al violinista Francesco Mazzotta il violinista citato da Ernesto De Martino. L’uomo “un cieco che da 30 anni esercitava il suo ministero, ogni estate percorrendo Terre e Casali, chiamato da più parti per la perizia eccezionale e per le guarigioni miracolose che otteneva grazie al suo archetto e forse anche in virtù dei suoi occhi spenti”,  diceva che Novoli era “la pianta della taranta, cioè la patria dell’esorcismo musicale e della sua genuina tradizione”, scrive Ernesto De Martino nella Terra del Rimorso “e proprio per questo il suo era appunto uno stradivario di Novoli. Diceva il vecchio che la sua musica era immemorabile. Quando sopraggiungeva la stagione della taranta e del suo morso il vecchio cieco percorreva nelle tenebre i paesi immersi nel bianco ardore dell’estate salentina, e visitava Torchiarolo, Arnesano, Campi, Trepuzzi, Squinzano, S. Pier Vernotico, Cellino S.Marco, Surbo, Nardò, Monteroni, S.Pietro in lama, Lequile, Guagnano, S.Donaci, S.Pancrazio, ovunque praticando l’esorcismo risanatore”.

Nel 2016 la Fondazione La Notte della Taranta ha siglato un protocollo d’intesa con la Fondazione Focara e il Comune di Novoli per sviluppare la ricerca sul tarantismo a Novoli e le sue connessioni con il territorio. Anche nel 2021 Fondazione ha deciso di investire in cultura proponendo al pubblico delle piattaforme digitali un percorso musicale di ricerca che partirà dalla presentazione di Sant’Antonio allu desertu,  brano portato alla notorietà dalla cantante di fado portoghese Amalia Rodrigues. “Proposto per la prima volta da Maria Monti nel 1969, il canto fa riferimento alle continue tentazioni che il diavolo riserva all’asceta costretto a rifugiarsi nel deserto. Nella cultura popolare c’è sempre l’invocazione al Santo per essere protetti dalle tentazioni che oggi, spiega il direttore artistico Daniele Durante, sono rappresentate dal virus. Siamo costretti a resistere alle tentazioni di fare festa, di stare insieme, di abbracciarci.  Un attacco frontale  che fronteggiamo con la musica”.

Non mancherà Fuecu il brano scritto da Durante nel 2016 per la Fòcara di Novoli che esalta l’ambivalente funzione del fuoco e i suoi simbolici segni oppositivi: spirito e sostanza, salvezza e perdizione, paradiso e inferno, purificazione e contaminazione. E con Antidotum Tarantulae, l’Orchestra farà vibrare il suono come il legno di ferula scelto da Sant’Antonio per farne bastone, la pianta dal midollo spugnoso che continua a bruciare anche quando apparentemente è spenta. Un viaggio musicale e danzante che vedrà protagonisti i cantanti Enza Pagliara e Antonio Amato; i musicisti Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Valerio Combass Bruno (basso), Giuseppe Astore (violino), Attilio Turrisi (chitarra battente), Roberto Chiga (tamburello), Nico Berardi (fiati), Gianluca Longo (mandola), Leonardo Cordella (organetto), Roberto Gemma (fisarmonica);  Serena Pellegrino, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Andrea Caracuta, Mattia Politi, Marco Martano.