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Lecce: 10 motivi per credere nella salvezza

Il Lecce di Fabio Liverani è senza alcun dubbio una delle sorprese della nostra Serie A. Prima dello stop al campionato a causa dell’emergenza Coronavirus, infatti, i salentini hanno avuto il merito di conquistare punti salvezza molto importanti che, secondo gli esperti di scommesse online NetBet, li mettono in una posizione di vantaggio rispetto alle altre squadre.

Al momento il Lecce è a quota 25 punti, a pari punti col Genoa e ad una sola lunghezza dalla Sampdoria. Confrontando il ruolino di marcia delle altre squadre, il Lecce potrebbe avere ottime possibilità per raggiungere il traguardo. Alla 26^ giornata dello scorso campionato, il Bologna figurava al terzultimo posto con 18 punti.

I rossoblu avevano da poco cambiato allenatore, con Inzaghi che aveva lasciato la panchina a Mihajlovic. Da lì a breve, i felsinei avrebbero iniziato la corsa a ritmo sostenuto che gli avrebbe condotti alla salvezza. Rispettivamente al quartultimo e al quintultimo posto figuravano l’Empoli a quota 22 e la Spal a quota 23. Entrambe con un ruolino di marcia deficitario rispetto a quello attuale del Lecce. A fine campionato la Spal riuscì a conquistare la salvezza, mentre all’Empoli spettò la retrocessione.

I 25 punti attuali del Lecce valevano la 14^ posizione alla 26^ giornata della Serie A 2017/18. Si attestavano a questa quota il Cagliari e il Chievo, entrambe salve poi al termine del campionato. Due anni fa, il quartultimo posto era occupato dal Crotone, con 21 punti, uno solo di vantaggio sulla Spal terzultima. Al termine del torneo, la squadra allenata da Leonardo Semplici riuscì a conquistare la salvezza a discapito proprio dei pitagorici.

Il Lecce del presente e del passato

Confrontando la squadra di Liverani con quella di Gigi De Canio, stagione 2010/2011, scopriamo come la formazione attuale paga due punti di distacco alla 26^ giornata. La squadra di Vives, Munari e Di Michele, a questo punto del campionato, aveva totalizzato 27 punti, esattamente una vittoria in più e un pareggio in meno rispetto al Lecce attuale.

Quel Lecce aveva segnato quattro reti in meno rispetto alla squadra odierna, che però ha subito la bellezza di 14 reti in più rispetto alla squadra di nove anni or sono. Il Lecce di Liverani, invece, dopo 26 partite ha esattamente gli stessi punti conquistati dal Lecce di Cosmi, ovvero 25. Quel Lecce però, a questo punto del campionato, era già terzultimo, a quattro lunghezze di distanza dal Siena al quartultimo posto, e a fine campionato conobbe la retrocessione in B sul campo, prima di quella in C decretata dalla giustizia sportiva.

Il futuro prossimo del Lecce

Al momento è difficile fare previsioni ma si riparte con lo scontro di fuoco del Via del Mare contro il Milan, per poi andare a Torino contro la Juventus. Un mini ciclo terribile, alleviato dallo scontro diretto contro i blucerchiati, sempre in Salento. C’è poi il Sassuolo fuori casa, prima di ricevere nuovamente in casa la forte e sorprendente Lazio. Quindi si va a Cagliari, per poi non dimenticare la Fiorentina, già battuta all’andata al ‘Franchi’: la formazione viola, ora, non può dirsi eccessivamente tranquilla. A quattro giornate dalla fine c’è poi la madre di tutte le partite: scontro diretto contro il Genoa, alla 34^: qui si potrebbe decidere il campionato dei giallorossi, quantomeno in ottica scontri diretti. Discorso simile anche per il derby della Lanterna, in programma alla 35^ (Genoa contro Sampdoria).

Meno proibitivo sulla carta il successivo impegno contro il Brescia, ad un passo dalla B. Ed ecco, infine, gli ultimi tre impegni di fuoco: Bologna e Udinese fuori casa, Parma al ‘Via del Mare’. In questi ultimi tre casi a fare la differenza potrebbero essere le motivazioni delle avversarie.

Se dovesse arrivare la salvezza la dirigenza sarebbe pronta a fare un passo importante in sede di mercato. Il Lecce la prossima estate potrebbe tentare un nuovo assalto ad Agustin Rogel. Per la squadra leccese potrebbe essere proprio il possente difensore centrale il primo acquisto in vista della prossima stagione: la società giallorossa continua a seguire attentamente le prestazioni del calciatore classe ’97, vicinissimo la scorsa estate e poi a gennaio, quando il Tolosa ha chiuso alla cessione del “muro di Montevideo”. Ma a luglio le cose potrebbero cambiare, vista anche la precaria condizione di classifica del club francese, al momento distante 17 punti dalla zona salvezza e con un piede in Ligue 2.