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Cavallino. M5S: “Trovare una soluzione per i rifiuti ora depositati nei capannoni dell’impianto di TMB che ha cessato l’attività a giugno”

LECCE Trovare al più presto una soluzione per il corretto e immediato conferimento dei rifiuti ora depositati nei capannoni dell’impianto di TMB di Cavallino, che ha cessato la propria attività a giugno. È quanto chiedono il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili e il consigliere comunale di Cavallino del M5S Giampaolo Falco.

A giugno 2023 l’impianto di Trattamento Meccanico-Biologico (TMB) di Cavallino, gestito da Ambiente e Sviluppo, ha cessato la propria attività, come previsto dal Piano regionale dei rifiuti. Dalla corrispondenza tra Ambiente e Sviluppo, il Comune di Cavallino e AGER sembrerebbe emergere la presenza nei capannoni di materiale di diverso tipo: frazione secca da combustione (FSC), rifiuto da discarica biostabilizzato (RDB) e rifiuto urbano indifferenziato (RUI) ancora non lavorato. Sarebbero sature di materiale anche le apposite aree di deposito della FSC da destinare agli impianti di Combustibile Solido Secondario (CSS). La presenza di questi diversi tipi di materiale, oltre, in alcuni casi, a non essere prevista dalla normativa provoca, come comunicato più volte da Ambiente & Sviluppo, ‘un maggiore rischio di incendio, per autocombustione, a causa del prolungato stazionamento sia del materiale all’interno dei biotunnel, come già avvenuto per ben due volte negli scorsi anni nel periodo estivo per le alte temperature ambientali, sia delle balle di FSC depositate nelle apposite aree’.

“Alla luce di quanto mi è stato segnalato dal consigliere Falco – dichiara Casili – interesserò gli uffici regionali per capire se la situazione sia realmente quella descritta da Ambiente e Sviluppo Scarl. Se dovesse arrivare la conferma chiederò di adottare provvedimenti urgenti per scongiurare rischi per la salute della comunità e per la tutela dell’ambiente”