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Cassetta di primo soccorso in azienda: chi la deve avere, cosa deve contenere

Un elevato numero di aziende italiane deve provvedere gli ambienti di una cassetta di primo soccorso. Secondo il Testo Unico sulla Sicurezza, il DL n° 81 del 2008, tale cassetta deve essere posizionata in un luogo ben segnalato, riconoscibile a chiunque abbia accesso alla struttura e facile da raggiungere. Le normative precisano anche cosa deve contenere, sia la classica cassetta di primo soccorso di base, sia quella disponibile in aziende in cui si svolgono particolari attività.

Disposizioni particolari

Prima di tutto, in alcune aziende le cassette di primo soccorso devono essere “arricchite” con accessori particolari. Si tratta di dispositivi quali la coperta antifiamma o un elevata quantità di materiale da medicazione. La normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro specifica una dotazione di base per le cassette di primo soccorso; è però il datore di lavoro ad avere l’obbligo di stilare il documento di valutazione dei rischi, in autonomia o facendosi aiutare da esperti del settore, quali consulenti esterni o il responsabile rischi dell’azienda. Se in tale documento sono indicati potenziali rischi correlati all’esposizione al calore o alle fiamme, allora diviene obbligatorio dotare la cassetta di un telo antifiamma, con specifiche caratteristiche previste dalle norme tecniche di riferimento. Lo stesso dicasi nel caso di elevate quantità di materiale di medicazione, alcuni farmaci per il pronto soccorso, eventuali antidoti e rimedi per il contatto con particolari sostanze.

Quali aziende devono possederla

Sostanzialmente tutte le aziende che hanno più di 3 dipendenti hanno l’obbligo di mettere a disposizione degli stessi una cassetta di primo soccorso. Per le aziende con un numero minore di dipendenti vige invece l’obbligo di predisporre il cosiddetto pacchetto medicazione, che di fatto contiene materiale simile a una cassetta, ma in quantità minori, visto il numero esiguo di soggetti che potrebbero averne bisogno. Le norme precisano un elenco del materiale minimo che deve essere presente nella cassetta di primo soccorso, indipendentemente dall’azienda; tale elenco indica, ad esempio, alcune paia di guanti sterili, almeno 10 compresse di garza sterile in buste singole, rotoli di cerotto, forbici, lacci emostatici e così via. Tutte le aziende che fanno parte della categoria a elevato rischio, così come quelle con più di 5 dipendenti, in cui si svolgono attività lavorative che possono causare inabilità permanente o con oltre 5 lavoratori stabili in campo agricolo devono anche avere sempre a disposizione un kit completo per il ricambio di tutto ciò che è presente nella cassetta di base.

Ulteriori obblighi

Non va dimenticato poi che il datore di lavoro ha anche l’obbligo di mantenere nel tempo in perfette condizioni sia la cassetta di primo soccorso, sia il suo contenuto e tutti i DPC che permettono di reperirla rapidamente. Quindi ciò che è contenuto nella cassetta dovrà essere regolarmente verificato e sostituito in caso di scadenza o inutilizzabilità, o nel caso in cui sia stato già usato per il soccorso di un dipendente. Inoltre tutti i cartelli e le indicazioni che permettono di trovare la cassetta in caso di bisogno devono sempre essere in perfette condizioni e ben visibili. I dipendenti, inoltre, devono anche essere formati all’uso corretto del materiale di primo soccorso disponibile nella cassetta. In varie aziende vige anche l’obbligo di indicare un addetto al Primo soccorso.