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Casili (M5S): “I fondi per il progetto di rifunzionalizzazione della rete irrigua e della vasca di affinamento delle acque reflue provenienti dal depuratore consortile dei Comuni di Carpignano Salentino e Martano arriveranno. Progetto si farà”

LECCE “I fondi per il progetto di rifunzionalizzazione della rete irrigua e della vasca di affinamento delle acque reflue provenienti dal depuratore consortile dei Comuni di Carpignano Salentino e Martano stanno per arrivare e su questo voglio dire ai i nostri agricoltori di stare tranquilli. Si stanno completando gli ultimi adempimenti burocratici, ma entro i primi mesi del 2024 i Comuni interessati, Arif e Consorzi potranno disporre di 1.200.000 euro, cifra necessaria per realizzare il progetto”. Questo sarà possibile grazie al FESR e FSE 2021-2027 Asse II Azione 2.8 ‘Interventi di miglioramento del servizio idrico integrato’, in particolare alla sub azione 2.8.5 ‘Infrastrutture per il pretrattamento, stoccaggio e riutilizzo delle acque reflue depurate, in conformità con il PTA e la normativa comunitaria, nazionale e regionale’ che ha una dotazione finanziaria complessiva di 38.250.000,00 euro.
“Si sta predisponendo la delibera per la sub azione 2.8.5 – continua Casili – e una volta approvata si darà avvio ad una procedura negoziale con una manifestazione di interesse. Il progetto dell’acquedotto di comunità di Carpignano Salentino ha una progettualità omai avanzata, per cui il prossimo anno potranno già partire i lavori. In queste settimane ho continuato a interloquire con la sezione Risorse Idriche che mi ha dato rassicurazioni sul fatto che sia solo una questione di tempo per la predisposizione di tutti gli atti, e che i lavori saranno eseguiti. Una battaglia, quella per il riuso delle acque reflue depurate in agricoltura, che porto avanti da anni, perché risolverebbe il problema della carenza d’acqua, soprattutto nell’area salentina interessata dal reimpianto di nuove cultivar. Il progetto esecutivo per il riuso delle acque reflue depurate risale ad aprile del 2002. Successivamente l’impianto non è stato mai utilizzato, finendo così in stato di semi abbandono, tra usura del tempo e atti vandalici. Adesso, dopo oltre vent’anni siamo quasi al traguardo. Continuerò a monitorare la situazione e ad aggiornare i nostri agricoltori”.