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Bruno Puce, dal Salento un biker da record

Bruno Puce ha scoperto la Mountain bike in tarda età e da allora la sua vita è cambiata, in meglio. Oggi, a quasi 82 anni, è un esempio per tutti.

Difficile dare un’età a Bruno Puce. E non solo per il rispetto che si deve ad un nonno di 4 nipoti: ma perché Bruno con la sua energia e la sua intraprendenza mette alla prova le leggi del tempo, lasciando chi lo conosce a bocca aperta.

La differenza rispetto a molti coetanei è che lui, 17 anni fa, quando di anni ne aveva 65, decise che era venuto il momento di inaugurare la sua seconda vita mettendosi in gioco, sfidando se stesso e i propri limiti. Fu così che pensò d’iscriversi alla Asd Cicloclub Nociglia, una squadra ciclistica attiva nel paese d’origine. Tramite l’attività sportiva di questa Associazione ha potuto maturare ciclisticamente, acquisendo quella tecnica utile a praticare la durissima disciplina del “Cross Country”. In tale specialità agonistica attualmente risulta essere l’unico praticante ultra-ottantenne in Puglia e probabilmente in tutto il Sud Italia. Quindi un vero primato di cui Nociglia va fiera.

Nel suo bagaglio di ciclista ci stanno un centinaio di competizioni “off road” che gli hanno consentito di ottenere vari riconoscimenti: Campione regionale Uisp 2009 e 2014; Campione regionale Fci 2011 e 2012; Campione regionale Uisp di Fondo in MTB anno 2012; Campione inter-provinciale Uisp 2013 e 2014; Campione provinciale Fci 2009; Campione provinciale Uisp del circuito “Challenge Bike Salento” nel 2017; Campione provinciale Uisp 2013 e 2019 (categoria Master 7+).

L’ultima prova di coraggio è stata data da Bruno durante la bellissima Granfondo nel Bosco delle Pianelle a Martina Franca: domenica 1 ottobre l’anziano biker ha sfidato gli 850 metri di dislivello su un terreno assai pietroso ed insidioso, compiendo un capolavoro in 4 ore e 10 minuti di pedalata. Più che i muscoli, in questo tipo di gare serve tanto cervello e determinazione.

L’atleta nocigliese ringrazia vivamente il Team Bike Martina Franca per avergli dato la possibilità di concorrere e di macinare i 44 Km previsti del faticossissimo percorso. A tale livello funzionale bisogna solo dire che l’esercizio fisico non è un lavoro, ma è una cura, una gioia.

L’augurio per Bruno è quello che possa eguagliare nonno Robert Marchard, il più anziano ciclista del mondo: aveva stabilito il record dell’ora all’età di 100 e 105 anni.