LECCE – Cinque piazze di spaccio individuate nella zona della Baia Verde a Gallipoli, con 54 cessioni di droga documentate tra il 25 luglio e il 25 agosto, a fronte delle 35 dello scorso anno, anche – ed è questo l’elemento più allarmante – a giovanissimi, compresi minorenni.
Una fiorente attività di spaccio gestita da extracomunitari quella stroncata dai carabinieri della compagnia di Gallipoli agli ordini del capitano Battaglia, con, tra l’altro, cessioni di droga anche pesante come la cocaina.
Il tutto grazie all’uso di tecnologia all’avanguardia, con telecamere dotate di zoom potenti, efficaci anche a distanza di 400 metri, nonché all’abilità dei militari, alcuni dei quali, giovani tirocinanti, in grado di mimetizzarsi tra i bagnanti secondo la tecnica del camouflage, altri, più anziani, a fornire il prezioso supporto della conoscenza del campo d’azione.
Le investigazioni sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, dottoressa Valeria Farina Valaori, la quale, accogliendo le risultanze attestate dai Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, ha disposto sei fermi sulla base della gravità indiziaria e del fondato pericolo di fuga degli indagati, tutti censurati e senza fissa dimora.
Di essi ne sono stati catturati quattro, gli altri avrebbero lasciato il Salento. Sul loro conto è stata richiesta l’internazionalizzazione dei provvedimenti restrittivi.
Questi i nomi dei fermati:
Mbaye Oumar, nato in Senegal, 42 anni; Gadiaga Dembel, stessa origine ed età; Ceesay Lamin, nato in Gambia, 20 anni; Barrow Kebba, nato in Gambia pure lui, 24 anni. Dalle indagini i militari hanno appurato l’esistenza di un turnover tra i pusher, nonché una maggiore scaltrezza, rispetto allo scorso anno, nelle attività criminali, con stratagemmi come i cambi d’abito per confondere eventuali osservatori. Ma i carabinieri, pur con tutte le difficoltà del caso, hanno assestato alla rete un colpo mortale.
I risultati sono stati illustrati stamattina in conferenza stampa al comando in via Lupiae. Il colonnello Zanchi, comandante provinciale dell’Arma, a margine, ha sottolineato gli aspetti salienti dell’operazione Var Bay 2.0.