LECCE – Carlo Salvemini ci riprova: oggi, in un’affollata conferenza stampa all’Open space di palazzo Carafa ha annunciato la ricandidatura a sindaco in ticket con Alessandro Delli Noci. Una “disponibilità” salutata con applausi e manifestazioni di entusiasmo da parte dei numerosi supporter presenti.
Le coalizioni che nel 2017 si presentarono divise per poi stringere un patto in occasione del ballottaggio – rivelatosi vincente – si presenteranno sin dall’inizio unite, in occasione delle elezioni di primavera, in un’unica “comunità politica”: lo annuncia lo stesso Salvemini che parla attingendo – a differenza del solito – da un discorso già scritto perché “le parole sono importanti”, sottolinea. Soprattutto in alcune occasioni.
Rispetto allo schema già collaudato viene meno la presenza di Andare Oltre, l’ex sindaco ha precisato, a tal proposito: “Siamo davanti a un caso di risoluzione consensuale”. Del resto, lo stesso capogruppo di AO Massimo Fragola, pur votando la manovra di riequilibrio finanziario pluriennale, non ha risparmiato strali alla maggioranza, in più occasioni. Una convivenza movimentata, sfociata, dunque, nell’aperta incompatibilità, con Fragola accomodatosi nel frattempo pure al tavolo del centrodestra. “La coalizione si definirà ulteriormente nelle prossime settimane”, annuncia Salvemini. E, a questo punto, potrebbe anche comprendere Leu e Sinistra Italiana, che nei giorni scorsi avevano manifestato la propria contrarietà alla presenza di AO al tavolo convocato dall’Udc.
Eventuali allargamenti, in ogni caso, non potranno prescindere dal “riconoscimento del valore dell’esperienza di governo appena uscito da palazzo Carafa”, e dalla “scelta di avere al mio fianco come vice, in caso di vittoria, Alessandro Delli Noci“. Il quale, a quel punto, si accomoda a fianco dell’ex sindaco, scambiando strette di mano e abbracci. Riti che si rinnovano, pronti a essere immortalati da fotografi e giornalisti. Salvemini spazza via le ricostruzioni “scatenate” fatte nei giorni scorsi. “Un giorno – dice, rivolto al suo ex vice ed alleato – tutte queste calunnie ti saranno utili“.
La cifra del nuovo progetto sarà quella del “progressismo, moderatismo, civismo“, termini che, a detta dell’ex sindaco, possono tranquillamente procedere di pari passo.
La campagna elettorale si avvia, dunque. Con una stoccata anche al centrodestra che ha brindato con champagne e pasticciotti allo scioglimento del Consiglio Comunale, mosso dall’urgenza di “togliere il potere da mani che da troppo tempo non erano le loro“. “Noi interpretiamo il termine potere come verbo servile, non come sostantivo”, specifica Salvemini, mentre dall’altra parte ci sarebbe la concezione del “potere come potenza”. Due idee destinate a scontrarsi duramente.
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