LECCE – A Lecce e nel Salento l’educazione all’imprenditorialità inizia tra i banchi di scuola. La conferma arriva dai laboratori creativi di startup giovanili condotti da gennaio a maggio con la guida e la supervisione del docente Daniele Manni dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce.
Protagonisti del progetto sono stati 250 studentesse e studenti di 12, 13 e 14 anni delle scuole medie di Lecce, “Ascanio Grandi” e “Galateo-Frigole”, insieme a quelli delle scuole medie di Cavallino e Castromediano, Lizzanello e Merine, Melendugno e Borgagne, Monteroni Polo 1, Monteroni Polo 2 e Arnesano, San Cesario e San Donato, Surbo e Trepuzzi Polo 2. I ragazzi si sono cimentati nella realizzazione di nuove piccole idee imprenditoriali, dieci startup innovative con prodotti e servizi, stilando un business plan in forma semplificata e realizzando un pitch di presentazione. Dall’invenzione di una nuova “costa” marittima alle t-shirt con emoticon personalizzabili, dagli orologi “musicali” alle sneaker salentine, questi giovanissimi imprenditori si cimenteranno con il mercato reale.
Tutte e dieci le idee d’impresa concorrevano al “Premio N2Y4 Startupping” (la sigla N2Y4 sta a significare “Never too Young for”, mai troppo giovani …per realizzare startup). La giuria ìera composta da Deborah De Blasi, referente dell’USP di Lecce, Salvatore Modeo, cofondatore di “The Qube” ed esperto in auto imprenditorialità, e Lorenzo Palumbo, cofondatore della startup “Vesepia” che realizza e pubblica “romanzi sinfonici”. Dopo la presentazione attraverso slide esplicative delle dieci startup da parte dei team, i giurati si sono riuniti, decretando la graduatoria dei progetti. Il primo posto è andato al progetto “E’ tornato l’Uru” del team di Surbo. Secondo posto, invece per gli startuppers di Monteroni 1° Polo che hanno ideato le scarpe “EnjoyX”, e 3° posto per i segnalibri “Dovero” del team del “Galateo-Frigole”.
Il team della scuola media “A. Grandi” di Lecce ha concepito “Emporio Ascanio”, un mercatino reale (a scuola) e on line di vendita di manufatti artigianali realizzati dai ragazzi stessi ed un originale sistema di prestito libri. Il “Galateo-Frigole” di Lecce ha ideato “Dovero”, una simpatica serie di originalissimi segnalibri con grafica e testi amati dai giovani (youtubers, startuppers, vip, etc.). Il team di Cavallino e Castromediano ha ideato “HelPhone”, un sito / servizio con tutti i centri di riparazione cellulari, quotati dai clienti. I ragazzi di Lizzanello e Merine hanno ideato “V.I.E.N.I. a quel paese”, un sito capace di attirare turismo culturale in luoghi poco conosciuti e frequentati. Melendugno e Borgagne ha addirittura dato a battesimo il nome di “Costa della Poesia” ad un tratto di mare del Salento al fine di lanciarne l’immagine ed incrementarne il turismo. Monteroni Polo 1 ha dato vita ad un nuovo paio di scarpe, sneakers, made in Salento chiamate “EnjoyX”.
I ragazzi di Monteroni Polo 2 e Arnesano con “Class Action” hanno sfruttato una professionalità e un’arte diffusa nel paese, quella dei writers, per ideare una serie di gadget da graffitari. I micro imprenditori di San Cesario e San Donato hanno ideato “FaceLook”, un kit in velcro con cui creare a piacere espressioni facciali (smiley e emoticon) da applicare sull’abbigliamento, sugli zaini, etc. I giovanissimi startuppers di Surbo hanno attinto ispirazione da un’antica leggenda del paese legata ad un folletto e hanno realizzato oggetti in creta e ceramica capaci di scacciare i suoi dispetti, chiamando la startup “E’ tornato l’Uru”. Infine, ma non ultimi, i ragazzi di Trepuzzi Polo 2 hanno sfruttato il loro amore per la musica creando i “DiscOrario”, originali orologi da parete realizzati riciclando vecchi dischi in vinile e intagliando con il laser frasi spiritose in dialetto.
“Seguendo da molto vicino tutte le scuole e tutti i team di ragazzi – commenta Daniele Manni – ho avuto la conferma, anzi dieci conferme, che, se opportunamente stimolati, anche a 12 / 13 anni alcune ragazze e ragazzi hanno già l’istinto e lo spirito dell’imprenditore, si sentono attratti dalla possibilità di inventarsi un’idea di prodotto, servizio o app, metterla in pratica e vedere l’effetto che ha sul mercato, successo o fallimento che sia, non importa. Questo istinto va coltivato, è importante che il sistema scuola fornisca infrastrutture e competenze perché questi ragazzi possano sperimentare questo loro istinto”.
Per questo motivo dall’anno venturo, a partire dal 1° anno, sarà avviato il progetto “iStartup”: saranno arricchiti programmi delle varie discipline con elementi di educazione all’imprenditorialità e programmati incontri in classe con imprenditori e startuppers e tante visite presso imprese e luoghi di creatività imprenditoriale.