LECCE – Dai 120mila euro annui del dirigente esterno ai 70mila euro annui dei tre componenti dello staff presidenziale, dai 60mila euro annui delle unità in comando provenienti da altri enti ai 65mila euro per l’affitto annuo di un locale in viale Marche. Le voci da tagliare sul bilancio della Provincia, secondo i consiglieri di minoranza, sarebbero davvero tante.
Un lungo elenco illustrato stamattina nel corso di una conferenza stampa per suggerire una mossa concreta all’amministrazione Gabellone volta a tamponare l’emergenza rappresentata dai dipendenti delle partecipate e della società Axa. I quali, lungi dal voler stare a guardare, stanno dando vita a una serie di azioni e iniziative di protesta, anche eclatanti. Una vera e propria escalation ed è ragionevole presumere che non sia finita qui. Stamattina uno dei dipendenti Axa in sciopero della fame ha accusato un malore. “Abbiamo una preoccupazione crescente e non vogliamo lasciare nulla di intentato”, ha sottolineato Nunzio Dell’Abate. Che si è pure soffermato sugli aspetti squisitamente politici della vicenda: “Non conosciamo gli intendimenti di Gabellone o li apprendiamo dalla stampa e forse il presidente, più che la Provincia, è impegnato a ricostruire altro. La maggioranza, poi, è completamente assente. Forse sarebbe meglio ci fosse un commissario, perché interverrebbe subito sulle tante voci irrazionali, fuori luogo presenti in bilancio in questo momento. C’è una questione morale da porre, se la cinghia la stringessero tutti forse la tensione potrebbe anche allentarsi”.
I consiglieri hanno anche annunciato l’intenzione di rivolgersi al Prefetto per sottoporgli i timori in merito alla vicenda che si sta consumando. Danilo Scorrano ha evidenziato, in particolare, due motivi urgenti di preoccupazione: “Non riusciamo ad accedere agli atti, ci è stato impedito di svolgere il nostro lavoro e temiamo, sul fronte dell’ordine pubblico, che ci possano essere gesti inconsulti da parte di qualche lavoratore”. Giovanni Siciliano, dal canto suo, si è detto “dispiaciuto” per l’accusa, mossagli in questi giorni sui social, di avere un atteggiamento strumentale. “Ho anche pensato di dimettermi nelle ultime ore, perché provo un senso di impotenza. Noi siamo qui per un impegno di tipo sociale, non certo per un ruolo politico. Lo facciamo in maniera gratuita e dunque respingo invettive e accuse”.
Mauro Gaetani ha riproposto la necessità di abolire la società di cartolarizzazione Celestini srl e ha illustrato l’elenco dei mutui contratti per l’esecuzione di opere pubbliche nei Comuni dall’amministrazione provinciale. “E’ stata operata una rinegoziazione di 183 mutui con la Cassa depositi e prestiti cui scadenze sono previste nel 2044”, ha aggiunto poi Gaetani. “E sono tanti gli esempi che si potrebbero ancora fare in merito ai costi sostenuti dall’ente. In questa situazione Gabellone continua con lo scaricabarile”. Tanti i dettagli su cui i consiglieri di minoranza hanno annunciato di voler avere maggiore chiarezza, a partire dall’appalto che Axa si è aggiudicato nel maggio scorso passando per “il bando lanciato da Stp per nuove assunzioni di autisti”. “I cittadini sono affamati di democrazia – ha concluso Gaetani – lo siamo anche noi”.
Al termine della conferenza stampa, cui ha preso parte anche Sergio Signore (assente solo Antonio Coppola per indisposizioni di salute), i consiglieri hanno fatto visita agli addetti Axa in presidio a Palazzo Adorno, cercando di convincere i due dipendenti in sciopero della fame a tornare sui loro passi.