ARADEO/SECLI’ (Lecce) – Un piano criminale, probabilmente pianificato nei dettagli, che, nonostante ciò, è miseramente fallito. Le due “spaccate” andate in scena tra Aradeo, Neviano e Seclì nella notte ad opera della medesima banda hanno creato tanti danni ma hanno fruttato ben poco ai ladri, che in entrambi i casi sono dovuti fuggire via quasi a mani vuote.
Nel mirino sono finiti i bar annessi alla stazione di servizio Eni, situata all’uscita di Aradeo lungo la strada che conduce a Sannicola, e all’area rifornimento Camer di via Neviano in territorio di Seclì. La nottata movimentata ha avuto inizio intorno all’una, quando la banda è entrata in azione nel bar “Square” alle porte del centro aradeino. Una volta sul posto a bordo di una Fiat Uno, poi risultata rubata, hanno premuto l’acceleratore lanciando l’utilitaria a tutta velocità contro la vetrata del locale, mandandola in frantumi.
Il varco creato gli ha permesso di accedere al bar, ma contestualmente le brusche manovre hanno fatto entrare in funzione il sistema d’allarme collegato ad un istituto di vigilanza privata. I tempi a disposizione per compiere la razzìa erano davvero limitati e così i ladri sono riusciti ad arraffare ben poco: un computer ed alcuni terminali per i pagamenti telematici. Le sirene delle volanti si udivano già in lontananza e quindi, imbracciati i macchinari, la banda si è lanciata in una rapida fuga per scampare il pericolo di essere fermati.
Mentre gli agenti del commissariato di Galatina erano già impegnati con le indagini e le ricerche dei malfattori, questi in pochi secondi hanno raggiunto il loro secondo obiettivo. Giunti al cospetto del bar-tabacchi della stazione di servizio Camer, ci hanno riprovato, ma con una tecnica diversa. Hanno usato una corda per legare il paraurti della Uno alla saracinesca per poi sfruttare la forza del motore dell’auto per scardinarla. La corda, però, non ha retto, si è spezzata, e per questo si sono dovuti dare ancora una volta alla fuga, questa volta completamente a mani vuote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Gallipoli che stanno cercando di far luce sull’accaduto, mentre sulla prima “spaccata” sono in corso le indagini della polizia. Gli investigatori hanno acquisito i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza delle due aree di servizio, setacciando i quali cercheranno di raccogliere quanti più elementi utili possibili per identificare la banda.
Foto d’archivio